Descrizione
Origine: Sicilia
Curiosità: Le fave fresche sono un legume molto nutriente e poco calorico; le fave secche sono circa 4 volte più caloriche di quelle fresche.
Le fave fresche contengono Levodopa (o L-dopa), un’aminoacido che aiuta a migliorare la concentrazione di dopamina nel cervello. La Levodopa è il principio attivo dei principali farmaci utilizzati nella terapia del Morbo di Parkinson; le fave, quindi, sono attualmente oggetto di diversi studi che hanno lo scopo di valutare l’effettivo beneficio che possono apportare nella cura di questa patologia. Le fave hanno una buona quota di ferro e di vitamina C che ne favorisce l’assorbimento, sono quindi indicate nelle anemie. Essendo molto ricche di fibra alimentare favoriscono il buon funzionamento dell’intestino. Sono inoltre diuretiche e benefiche per reni e apparato urinario.
- Pitagora proibiva ai suoi discepoli di cibarsi di questo legume a causa delle macchie nere presenti nei fiori che interpretava come simbolo della presenza delle anime dei morti. Secondo la leggenda egli stesso preferì farsi catturare ed uccidere dai suoi inseguitori piuttosto che cercare la salvezza attraverso un campo di fave.
- Le fave fresche possono essere congelate dopo averle sbollentate.
- Nelle persone affette da favismo può essere dannoso anche solo l’entrare in un luogo in cui sono presenti fave.
Utilizzi:Scegliendo le fave quando sono giovani e freschissime, si possono consumare anche crude. In questo caso basta aprire il baccello, estrarre il seme ed eliminare la pellicola che lo racchiude, il cosiddetto tegumento. Così sgranate e sbucciate si gustano con salame e Pecorino. Se sono tenere si possono anche cucinare con la buccia; in tal caso, cuociono in circa mezz’ora. Diversamente, è meglio sbollentarle per pochi istanti, scolarle e sbucciarle poiché la buccia dura è leggermente amara. Le fave sbucciate cuociono in pochi minuti: da 5 a 15. Sono ottime saltate brevemente (dai 5 ai 10 minuti) in padella con erbe aromatiche e qualche dadino di pomodoro fresco oppure saltate con un soffritto di guanciale e cipollotto novello. Stufate in bianco con taccole, carotine novelle e piselli e legate con ricotta e Pecorino, possono essere la base di farce per torte salate o paste ripiene. Con le fave sbucciate e ridotte in purè si possono preparare degli gnocchi e creme delicate insaporite con Pecorino.
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