Descrizione
Origine: Sicilia
Curiosità: Il mango è una pianta che ci regala un frutto esotico pregiato, apprezzato in tutto il mondo. Nel suo paese d’origine, è definito il “Re dei frutti”, ma ha un grande valore ovunque venga coltivato. Il mango ha gusto dolce, poco acidulo e caratteristiche organolettiche e gustative – sapore e profumo – assolutamente inconfondibili. Forma, colore, consistenza della buccia e della polpa possono cambiare molto in base alla varietà e soprattutto alla specie – che può provenire da coltivazioni situate in diversi posti del mondo. Nel nostro paese, il mango si consuma principalmente crudo e fresco, oppure sotto forma di succo di frutta, centrifugato, estratto; in ambito culinario, può costituire un ingrediente per dolci, gelati e granite. All’estero invece, dove fa parte della tradizione gastronomica locale, il mango si mangia anche cotto e all’interno di moltissime ricette. Il sapore del mango risulta gradevole grazie alla sua elevata presenza di zuccheri e acidi.
Altri elementi nutrizionali da considerare sono l’alto tenore in fibre, Vitamina A, C, E, polifenoli e carotenoidi. Possiede anche vitamine del gruppo B, vitamina K, sali minerali (soprattutto potassio, ferro e calcio) e 17 aminoacidi.
Tutti questi elementi conferiscono a questo frutto proprietà antiossidanti, diuretiche e lassative, anti-ritenzione idrica e rigeneranti. Visto l’alto contenuto di zuccheri non è un frutto adatto a chi soffre di diabete.
Utilizzi: Il mango possiede un nocciolo molto grosso, duro e difficile da eliminare perché bene attaccato alla polpa ma niente paura, esiste un trucchetto per rendere le cose più facili, il cosiddetto “taglio a porcospino“: basta tagliare il mango in tre parti per il verso lungo, avendo cura di lasciare in quella centrale il nocciolo. A questo punto avrete ottenuto due metà libere dal nocciolo, nelle quali praticare dei tagli obliqui (longitudinali e trasversali) della polpa, senza arrivare alla buccia. Basterà quindi spingere la buccia verso l’esterno, “rovesciando” il frutto, per ottenere dei cubetti perfettamente tagliati e pronti per la consumazione, da tagliare al coltello o tutti da mordere. La polpa attaccata al nocciolo, invece, andrà liberata dalla buccia e separata delicatamente dal nocciolo con un coltello.
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