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Agrumi: il vantaggio di mangiare arance e limoni…

Una buona ragione per amare l’inverno e aspettarlo con trepidazione è sicuramente il fatto che, finalmente, è tempo di agrumi. Limone, arancia, mandarino, ma anche bergamotto, cedro, pompelmo, mandarancio o clementina: ce n’è per tutti i gusti. Già ci siamo occupati nello specifico di come aumentare le difese immunitarie grazie all’alimentazione e a questo tipo di frutta, ma in questa occasione abbiamo coinvolto la dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista, insieme alla quale possiamo scoprire più nel dettaglio gli agrumi, proprietà e benefici inclusi.

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE IN COMUNE DEGLI AGRUMI?

Ciascuno ha il suo preferito, ma esistono delle caratteristiche che accomunano tutti gli agrumi. “Sono infatti costituiti da una bacca di forma ovale o tondeggiante chiamata esperidio – spiega la dottoressa Evangelisti – una buccia rugosa e resistente, più o meno sottile a seconda del tipo di frutto e di colore per lo più giallo o arancione, al di sotto della quale è presente una scorza bianca e compatta che racchiude al suo interno la polpa, dal tipico sapore acidulo- zuccherino (con prevalenza dell’uno o dell’altro sapore a seconda del frutto) e tipicamente suddivisa in spicchi.”

Da qui in poi iniziano le differenze. Per esempio, l’arancia da tavola ha solitamente la buccia più grossa di quella da spremuta che è anche più piccola. Mentre per distinguere i mandarini dalle clementine possiamo controllare la presenza di semi: se non ci sono, stiamo mangiando le clementine. Non ci sono dubbi, infine, su forma e colore del limone, sebbene ad un occhio poco attento possa capitare di confonderlo con il cedro che, però, è più grande e di colore verde. Sebbene ci siano alcune differenze, la dottoressa Evangelisti ci indica delle caratteristiche comuni agli agrumi anche dal punto di vista della composizione. Infatti, tutti contengono molta acqua in una percentuale tra l’80% e il 90%, acidi organici e in particolare l’acido citrico. “Buona è anche la quantità di alcuni minerali, tra cui calcio, potassio, magnesio e ferro, e delle diverse vitamine, fra le quali la più abbondante è certamente la C, ma sono presenti anche la vitamina PP (o niacina), la A e diverse del gruppo B.” Non abbonano gli zuccheri, rappresentati principalmente dal fruttosio, e in generale l’apporto calorico è decisamente basso: “è compreso – precisa la dottoressa – tra le 30 e le 70 calorie per 100 grammi di prodotto, una percentuale che si mantiene costante anche per succhi e spremute a base di agrumi”.

AGRUMI: PROPRIETÀ E BENEFICI

Se già la composizione ci lascia intuire che arancia, limone, mandarino e l’intera famiglia possono rappresentare un alimento sano e utile per il nostro organismo, vediamo perché gli agrumi hanno proprietà che li rendono unici e in che modo apportano dei concreti benefici al nostro organismo.

VITAMINE CONTRO I MALANNI DI STAGIONE:

È noto che gli agrumi sono ricchi di vitamina C, ma quali sono nello specifico i benefici che questa sostanza ha? La dottoressa Evangelisti chiarisce subito: “sono ottimi alleati per prevenire o curare malanni di stagione come raffreddore, tosse, mal di gola e stati influenzali, ma sono utili anche per gengiviti, stomatiti e malattie infettive”. Nondimeno hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione dello scorbuto, una forma di malnutrizione che corrisponde alla carenza di vitamina C che provoca stanchezza, debolezza cronica e, nei casi più gravi, la tendenza al sanguinamento, soprattutto gengivale, e alla formazione di lividi. La vitamina C, tuttavia, non è la sola presente negli agrumi. “Infatti, c’è la vitamina A, soprattutto nei mandarini e nei pompelmi – spiega la biologa nutrizionista – che è molto preziosa tra le vitamine per gli occhi e per la vista, mentre quelle del gruppo B contrastano il senso di spossatezza”. Inoltre, sono ricchi anche di niacina che regola il metabolismo ed è utile in caso di pellagra, una malattia piuttosto fastidiosa caratterizzata da demenza, dermatite e diarrea, spesso associata ad un’alimentazione fortemente scorretta e squilibrata.

ALLEATI PER LA REGOLARITÀ INTESTINALE E DELLA DIURESI:

Gli agrumi, aggiunge e specifica la dottoressa Evangelisti, ci fanno bene anche per il loro contenuto di fibra, in particolare di pectina: “aumenta il senso di sazietà e favorisce la motilità intestinale, sostenendo l’intero processo digestivo.” Il notevole apporto di acqua, combinato con la presenza di potassio, fa sì che gli agrumi siano fondamentali per il mantenimento di un buon equilibrio idro-salino dell’organismo. “L’acqua contribuisce ad una buona azione diuretica e drenante – specifica la biologa nutrizionista – mentre il potassio supporta il corretto funzionamento dell’apparato cardiovascolare.”

ARANCE E LIMONI, LE PROPRIETÀ DELL’ACIDO CITRICO:

Oltre alla vitamina C, un’altra sostanza presente negli agrumi che ha un impatto molto positivo sul corpo, è l’acido citrico, presente soprattutto in arance e limoni. Le sue funzioni sono molteplici:

  • antiossidante;
  • astringente, quindi utile in caso di diarrea;
  • disinfettante;
  • di prevenzione dei calcoli renali.

MANDARINI, ARANCE, POMPELMO: QUALI PROPRIETÀ SPECIFICHE?

Senza addentrarsi in maniera specifica a scoprire i singoli agrumi che proprietà hanno, la dottoressa Evangelisti evidenzia qualche semplice motivo per cui non dovrebbero mancare nella nostra dieta invernale. Abbiamo, infatti, già approfondito i benefici del limone, mentre è importante ricordare che il mandarino, grazie alla presenza di calcio, è perfetto per supportare la salute di ossa e denti. Non soltanto, “il bromo fa sì che il mandarino abbia anche proprietà calmanti e rilassanti”. In caso, quindi, di stress, nervosismo e agitazione, non dobbiamo assolutamente rinunciare ad una buona dose di mandarini, anche la sera, prima di dormire, per conciliare il sonno. L’arancia mangiata fresca, invece, è capace di contrastare in maniera efficace le vene varicose, e il limone è utile per chi segue una dieta ricca di proteine: “il suo succo – spiega la biologa nutrizionista – sembra capace di sciogliere i calcoli renali, grazie ai citrati,  in particolare quelli di potassio”. Del pompelmo non si butta via niente: i suoi semi, se usati per preparare un estratto, hanno un’azione antibiotica che, a differenza dei medicinali, non indebolisce il sistema immunitario, non danneggia la flora batterica e non ha effetti collaterali. Infine, il bergamotto viene impiegato per la preparazione di integratori con l’obiettivo di abbassare i livelli di LDL: è consigliato, dunque, nella dieta per il colesterolo alto.

FRESCHI O IN SUCCO, COME GUSTARE GLI AGRUMI?

Non è una sorpresa scoprire la versatilità degli agrumi in cucina, ma la maggior parte delle persone li preferisce freschi. Unica eccezione il limone che, per via della sua acidità, viene utilizzato più spesso sotto forma di succo oppure come condimento di altri alimenti. Da tutti gli agrumi, in realtà, è possibile ottenere succhi e spremute che hanno un vantaggio fondamentale: “oltre ad essere dissetanti e ristoratori – spiega la dottoressa Evangelisti – mantengono le stesse proprietà e l’apporto calorico del frutto fresco. L’importante è consumarli appena fatti.” Una soluzione alternativa sempre molto apprezzata è quella di preparare delle marmellate. A tal proposito, sapevate che la differenza tra marmellata e confettura dipende proprio dal tipo di frutta utilizzata e che addirittura la Comunità europea si è espressa al proposito?

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